San Siro cambia volto
Oggi 5 novembre è una data storica per il calcio milanese, poiché segna il passaggio ufficiale del celebre stadio San Siro alla gestione congiunta di AC Milan e Inter. Dopo quasi 90 anni, l’impianto di calcio, fino ad ora di proprietà del Comune di Milano, viene finalmente trasferito ai due club, che hanno concordato una cifra di circa 197 milioni di euro.
Con la conclusione di questo rogito, si apre una nuova era per San Siro e per gli stessi club, in quanto ora possono pianificare la costruzione del nuovo impianto. I progetti per il nuovo stadio saranno affidati agli studi di architettura Foster e Manica, con un termine di realizzazione previsto di circa cinque anni. La nuova struttura sorgerà accanto all’attuale San Siro, avrà una capienza di circa 71.500 posti, leggermente inferiore ai 75.000 dello stadio attuale, e presenterà due anelli con curve inclinate a 37 gradi.
Un punto importante riguarda anche l’impatto ambientale: la nuova arena sarà dotata di sistemi di isolamento acustico, mirati a ridurre le problematiche per i residenti nella zona. Tuttavia, non mancano le critiche e l’affetto da parte dei tifosi per la storica struttura, che verrà abbattuta una volta completata la nuova costruzione.
Questo passaggio rappresenta non solo un cambiamento strutturale, ma anche un’importante opportunità per i due club di modernizzarsi e rimanere competivi a livello europeo. Con la proprietà diretta dello stadio, Milan e Inter possono pianificare eventi e attività, accompagnando così la crescita dell’immagine e dei ricavi del loro brand. È chiaro che la gestione dello stadio avrà implicazioni economiche significative per il futuro delle due società.






