7 gol nel 2020 come Immobile e Ilicic, meglio è riuscito a fare solo Cristiano Ronaldo. Sono i numeri di Ante Rebic, che dopo alcuni squilli si è preso stabilmente il Milan a suon di gol. Quello di Firenze infatti, è solo l’ultima di una serie di reti pesanti che hanno svoltato la stagione rossonera.
Concretezza, corsa e tanta disponibilità: Pioli ha trovato un preziosissimo jolly che sta dimostrando di integrarsi alla perfezione con Ibra. Ed il croato è non certo una sorpresa: stiamo parlando di un titolare della nazionale croata, vicecampione del mondo. Per sei mesi lo si è tenuto in naftalina perché non compatibile con Suso: finalmente la musica è cambiata.
Domenica in un San Siro vuoto(si è scelto di giocare a porte chiuse causa coronavirus) arriverà un temibile Genoa in ripresa. Toccherà ancora a Rebic guidare la squadra insieme al comandante Ibra: i tre punti saranno fondamentali per restare in scia alla Roma in ottica Europa League. Europa che si è leggermente allontanata dopo il pareggio di Firenze.
 Un pareggio probabilmente giusto per gli ultimi 20 minuti disastrosi del Milan(si sono evidenziati i limiti di sempre, quelli già evidenziati nei precedenti articoli) ma dal grande sapore di beffa a causa delle scelte di un impresentabile Calvarese per nulla aiutato dal Var. In questi mesi abbiamo cercato di non parlare su questo blog di arbitri (e ce ne sarebbe stata la possibilità anche nel post Milan-Juve ad esempio) ma sabato si è veramente toccato il fondo con decisioni inspiegabili. Cosi chiare che anche la società rossonera si è (finalmente) lamentata con classe e sobrietà, come è giusto che sia.
Ma adesso bisogna guardare avanti: il passato è spalle ed è necessario tenere alto il morale per battagliare nell’ultimo scorcio di campionato.




